venerdì 24 maggio 2019

Turismo slow accessibile per uno sviluppo sostenibile dei territori.

Turismo slow accessibile

Si indica il turismo accessibile come un turismo per tutti perché non riguarda il creare soluzioni e prodotti solo ed esclusivamente per persone disabili, ma bisogna assicurare che i prodotti, i servizi e gli ambienti turistici possano essere fruiti dal più ampio numero possibile di clienti, rispettando il fatto che ogni persona è diversa e unica.

Il GAL con funzione APT (Attività di Promozione Turistica)


Il GAL (Gruppo di Azione Locale) rappresenta uno strumento di programmazione e sviluppo locale che mette in relazione enti locali, istituzioni, sindacati, imprese, associazioni di imprenditori, associazioni di promozione del territorio che operano negli ambiti della sentieristica ed altre attività outdoor, dei prodotti tipici del territorio e delle attività culturali in generale, al fine di confrontarsi e ascoltare relazioni sui trend futuri del turismo, sul ruolo della comunicazione, sulle strategie di co-design applicato al turismo, in chiave accessibilità e sostenibilità.
Il GAL gestisce le fasi operative dell'attività, analizza il mercato, raccoglie dati, interroga banche dati, elabora statistiche per il mercato, ricerca e valuta preventivi relativi ai servizi turistici, progetta piani di sviluppo e promozione locale - fasi, queste, indispensabili per lavorare allo sviluppo e alla promozione turistica del territorio. Quindi un gruppo di azione locale che possa contribuire alla definizione di strumenti di comunicazione ed informazione (con l'ausilio delle nuove tecnologie informatiche) che supportino turisti e visitatori nell'orientamento tra i vari servizi ed i vari elementi di attrattività turistica della nostra regione, e che possa inoltre fungere da elemento di raccordo tra i vari sistemi locali di accoglienza. Altro aspetto su cui si concentrerà parte del progetto è l'integrazione tra i vari vettori e sistemi logistici (porti, porti turistici, aeroporti, stazioni).

Turismo sostenibile ed accessibile

Il turismo sostenibile ed accessibile vuol dire turismo più attento alle esigenze di ognuno, sdoganando il principio dell'indifferenza verso il territorio e verso le persone con bisogni particolari. Il GAL sono indispensabili per la trasformazione di un territorio in una destinazione turistica accogliente e attenta nei confronti delle esigenze di tutti. Oggi più che mai è importante che realtà come la CPD (Consulta Persone in Difficoltà) e IsITT (Istituto Italiano Turismo per Tutti) siano presenti nelle tavole rotonde di (APT) attività di promozione turistica per delineare e sviluppare politiche di accessibilità dei territori come un importante tassello che rappresenta una rivoluzione culturale con importanti risvolti economici.

L'obiettivo primario di ogni GAL è quello di incoraggiare ed animare gli operatori turistici e le amministrazioni locali a riflettere sulle potenzialità del territorio in una prospettiva di lungo termine, altresì creare un dialogo continuo tra gli enti pubblici e gli imprenditori, coinvolgere i territori, analizzare le esigenze ed aiutare le imprese a sviluppare il tessuto economico locale attraverso contributi a fondo perduto dedicati, coivogliati verso la promozione e l’attuazione di strategie di sviluppo sostenibile integrate concernenti la sperimentazione di nuove forme di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, di potenziamento dell’economia locale, al fine di contribuire a creare posti di lavoro, di miglioramento della capacità organizzativa delle rispettive comunità.
Altresì il GAL è in grado di dare valore al concetto di “cooperazione”, facendola diverire la parola chiave del successo: al fine di far convergere l’interesse di più soggetti su obiettivi comuni pur mantenendo la propria identità.
Pisa, insieme a tutta la Toscana, dovrebbe raccogliere subito la sfida di raccontare, attraverso un storytelling mirato, le destinazioni ancora fuori dai circuiti turistici quali gli ambienti rurali periferici e i piccoli borghi. Sicuramente le singole filiere delle aree rurali, se fossero accessibili e sostenibili, potrebbero rappresentare per Pisa e la Toscana intera, il vero fattore WOW, perché nuovo, ancora poco conosciuto e unico, che potrebbe attirare milioni di turisti che desiderano un turismo vero ed emozionante.
Il GAL potrebbero rappresentare per Pisa il driver di questo nuovo turismo slow, esperienziale ed emozionale in Toscana, che risponde alle esigenze specifiche di ciascuno e di un territorio che chiede rispetto e non ama essere depauperato o violentato da un overtourism causato dalla negligenza degli enti locali, che non riesco a stare a passo con i tempi, prevedendo e programmando azioni mirate per un turismo sostenibile a vantaggio di tutti.

mercoledì 15 maggio 2019

Promozione turistica vs divulgazione culturale

Promozione turistica e destination management

Overtourism vs Turismo Slow

Fare promozione turistica è un lavoro diverso da quello della divulgazione culturale che fanno alcune trasmissioni televisive come MERAVIGLIE di Alberto Angela,  VOYAGER di Roberto Giacobbo, o LINEA VERDE, ecc.ecc.
Pe fare promozione occorre creare, coordinare e rettificare diversi fattori, altresì oggi, per fare promozione turistica è necessario anche tener conto dell'aspetto sociale del voler apparire davanti ai social media, spesso assistiamo a fenomeni inspiegabili di overtourism e poi indagando si scopre che un importante influencer ha fatto dello storytelling su quella meta turistica, creando una meta iconografica che ha attirato molti follower.
Fare promozione turistica è assolutamente un lavoro diverso dalla divulgazione culturale perchè occorre programmare: fattori socio-culturali, itinerari, operatori turistici, eventi e soprattutto far capire alle pubbliche amministrazione che è finito il tempo di dormire sugli allori.
Secondo gli ultimi studi sull'andamento del turismo in Italia, il numero di turisti sarà in un trend crescente per diversi anni, la vera problematica sarà gestire l' overtourism, direzionando i turisti su itinerari e località meno conosciute, grazie ad una Destination Management Strategy efficiente ed efficace.
Una destination management efficace dovrà iniziare a gestire, nuovi ed importanti attori del turismo,  per dirne alcuni:
- provenienti dall'estero,  Cinesi, Indiani,
-pensando al mercato locale occorre tener conto che, nei prossimi anni, una fetta importante del turismo italiano sarà dato dalle pesone della cosidetta terza età, con esigenze diverse da molti altre categorie di turisti, ma che saranno in grado di spostare la bilancia della redditività di molti operatori turistici.
Le persone della terza età sono potenziali clienti che hanno tempo e soldi da spendere, quindi un mix perfetto per gli operatori turistici e per le destinazioni turistiche che sapranno soddifare i loro bisogni.

Per evitare l'overtourism, di alcune mete turistiche iconografiche, è impellente pensare ad destination management strategy in grado di valorizzare: i piccoli borghi, il turismo slow, il turismo esperienziale, il turismo accessibile, coinvolgendo le associazioni, creando rete tra gli operatori turistici, utilizzando nuovi strumenti digitali tra cui i Virtual Tour e la Realtà aumentata affiancata da tecnologie come i  Beacons e gli RFID, gestire le risorse locali per coinvogliarle in azioni coordinate per una efficace promozione turistica all'estero. Spesso in Toscana ci troviam odi fronte a frammentate azioni di promozione turistica per Pisa, altresì Lucca e Livorno, che spesso sono inefficaci perchè di entità troppo blanda, se ci fosse una Destination Management Strategy  per Pisa
che coinvogliasse gli sforzi dei vari attori in una coordinata azione di promozione all'estero, sicuramente si riuscirebbe a gestire l'overtourism, migliorare il turismo dei piccoli borghi, il turismo slow, il turismo accessibile, ed ambire ad per Pisa e provincia ad un turismo produttivo e remunerativo per tanti e soprattutto un turismo sostenibile che abbia un occhio di riguardo per verso il turismo accessibile a tutti, senza barriere per i diversamente abili.

#promozioneturistica #destinationmanagement #overtourism #pisa #turismosostenibile #turismoslow #turismoesperienziale




sabato 30 marzo 2019

Destination Management Strategy

Destination Management

Pisa ha bisogno di una Destination Management Strategy a livello locale, un progetto ambizioso per valorizzare un'area importantissima“, e pertanto è necessario costruire il piano strategico attinente le modalità dell’accoglienza locale al turista anche con riferimento alla gestione degli IAT, cioè gli uffici di informazione e accoglienza turistica o, in alternativa, agli Infopoint.
A Pisa serve al più presto una OGD (Organizzazione di gestione della destinazione turistica) in grado di creare sinergie e forme di cooperazione tra soggetti pubblici e privati coinvolti nello sviluppo dei prodotti turistici, per rafforzare il sistema di offerta e la gestione unitaria delle funzioni di informazione, accoglienza turistica, promozione e commercializzazione dei prodotti turistici della destinazione.

E’ opportuno precisare che il funzionamento dell’OGD dovrebbe esser garantito attraverso l’imposta di soggiorno, affinchè le somme incassate mediante la tassa di soggiorno siano non solo destinate per finalità propriamente turistiche, ma soprattutto per valorizzare il territorio e lo svilippo turistico ad esso collegato. Per fare questo il comune dovrebbe subito dotarsi di un conto esclusivo per la tassa di soggiorno , prevedere il pagamento giornaliero delle tasse di soggiorno, attraverso conti come ad esempio PAYPAL senza costi per l'albergatore (o qualunque altra forma di pagamento senza costi), con un conto esclusivo si potrebbe finalmente conoscere le voci di spesa che lo vanno a decrementare, che non dovrebebro essere mai diverse dalla destinazione turistica, qualunque essa sia. Il pagamento giornaliero della tassa di soggiorno non metterebbe in crisi a fine mese molti albergatori ed il comune avrebbe minori insoluti, ma soprattutto il conto a destinazione turistica obbligherebbe il comune a destinare quelle somme per lo sviluppo turistico del territorio.

E’ bene essere chiari, l'obittivo dell' OGD non è formulare qualche piano di marketing turistico, ma quello di mettere in rete tutti i soggetti – e quindi Comuni, Consorzi, associazioni di categoria, professioni turistiche, albergatori, ristoratori, agriturismi, cantine ed associazioni di privati al fine di sviluppare un naturale e sostenibile sviluppo economico del territorio in un'ottica di salvaguardia dell'ambiente ma anche di creazione di nuovi posti di lavoro, di attrazione per nuovi capitali, altresi per evitare stati di crisi con i residenti dell'area circostante la torre di Pisa che soffrono il fenomeno dell' Overtourism, tutto questo perchè non è mai esistita una Destination Management Strategy per Pisa.
Oggi nelle regioni del nord comprensori di comuni più piccoli si dotano di "Destination Management Community a livello locale" invece una destinazione turistica così importante come Pisa non conosce interventi in tal senso.
Gli obiettivi che ho sempre visto e sostenuto per Pisa sono la pianificazione di azioni concrete come: creare un polo fieristico, avere un biglietto unico di accesso ai diversi luoghi, generare un’immagine coordinata della provincia di Pisa, garantire le aperture nei siti di maggiore interesse, praticare una scontistica ragionata per chi soggiorna per più notti al fine, garantire servizi di qualità, attuare mezzi di informazione evoluta come i VR 360° o Realtà Aumenata.
Il tutto in una logica di economia ed ottimizzazione delle risorse economico-finanziarie e soprattutto in prospettiva di una spendibilità di reali e concreti prodotti turistici nei mercati nazionali ed internazionali come già fanno piccole realtà comunali di altre regioni.
Invece a Pisa dormiamo sugli allori, dimenticando che ogni giorno di ritardo vuol dire la perdità di posti di lavoro che sicuramente non dispiacerebbero ai cittadini della provincia.
Il mio impegno comunque è quello di andare anvanti con un piccolla manciata di imprenditori, che come me credono che non si possa più aspettare, ed attraverso le community di Google e la realizzazione di un portale di promozione del territorio attraverso i Virtual Tour a 360° e la realtà aumentata riusciremo a far conoscere una parte del territorio sconosciuto a molti, al fine di aumentare anche di un solo giorno la permanenza media dei turisti.
Altresì forniremo importanti informazioni sull'accessibilità dei luoghi per disabili ed ipovedenti, al fine di garantire eguali diritti per un turismo di tutti, in quanto consideriamo discriminatorio ed offensivo, impedire alle persone con disabilità motorie e sensoriali di fruire in modo completo ed in autonomia dell'offerta turistica. Purtroppo non abbiamo il potere di rimuovere alcune barriere all'accesso, ma ci stiamo adoperando per far conoscere ciò che è "accessibile" ed in quale misura, perchè per un disabile , tutto ciò che non è noto come "ACCESSIBILE" risulta automaticamente "NON ACCESSIBILE", in quanto non possono permerttersi errori a causa della loro condizione, così che quello che per qualcuno è un'azione banale, per molti è una stimmate di non accessibilità a determinati luoghi.
L'informazione dovrebbe essere il primo passo per garantire l'accessibilità a tutti, ma purtroppo ancora oggi neanche questo è garantito.
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